Resident Evil 7 - The Beginning Hour: una demo molto promettente



Di solito non ti occupi di videogames cosiddetti Tripla A - cioè quelli di livello maggiore, fatti da sviluppatori coi contrococomeri e, ovviamente, costosi. Hai fatto qualche eccezione solo quando la trattazione fosse strumentale ad un tema che ti andava di sviscerare - ad esempio i Giochi a Film Interattivo per i quali ha parlato di Farenheit - oppure quando rientravano cosi' tanto nei tuoi gusti che proprio non ti potevi esimere - il caso di Until Dawn che, come hai già detto, consideri il miglior gioco 2015. 

Rientra nel secondo caso sicuramente Resident Evil 7, vuoi perchè fa parte di una saga che hai da sempre profondamente amato - tanto da dedicargli un posto riservato nella tua pagina delle Leggende - vuoi perchè è uscita da un paio di settimane molto scarse una DEMO i cui contenuti hanno solleticato decisamente i videogiocatori di tutto il mondo. 

I più attenti ricorderanno che la mossa non è nuova: lo fece già Kojima col suo Silent Hills PT prima di bisticciare con la Konami e mandare all'aria un progetto che sembrava davvero eccezionale. Alla Capcom hanno imparato bene: ecco i motivi per cui questa DEMO ti fa attendere il gioco finale come nemmeno Godot. 


Al giocatore affezionato della Saga - e per saga intendi i primi tre capitoli, quelli Survival Horror come si deve - la DEMO apparirà abbastanza strana. Il gioco - anche il finale, si: mamma CAPCOM lo ha già confermato - è infatti in prima persona cosa che non si era mai vista per Resident Evil ma che, devi ammettere, superato l'iniziale smarrimento, non ti dispiace proprio. Risparmiamo sui modelli, si': ma l'avventura diventa decisamente ancor più immersiva e guadagniamo delle animazioni per determinati tipi di azioni - tagliare una catena che tiene chiuso un armadio, colpire con l'ascia, utilizzare chiavi nelle porte, inserire videocassette - che mai erano state fatte. Il tutto con una definizione assolutamente incredibile che caratterizza tutta la visuale del protagonista confortata da una grafica che è quanto di meglio si possa chiedere al momento. Ok che la scelta è stata prevalentemente motivata dalla voglia di pushare il VR - nuovo visore della Sony in arrivo a partire da Ottobre - ; tuttavia davvero l'impatto è assicurato. 

Seconda cosa che appare abbastanza estranea alla tradizione è la presenza di un'entità che definire ectoplasmatica è ancora poco: una misteriosa donna che apparirà un totale di 7 volte - almeno questo per il momento il numero trovato dai giocatori di tutto il mondo - in alcuni luoghi precisi e solo per alcuni veloci frames. Da molto l'impressione di essere un fantasma, tuttavia sempre mamma CAPCOM, dichiarando che questa DEMO non sarà parte del gioco finito, ha anche aggiunto che non vi saranno fantasmi per buon sollievo dei puristi di RE. 

Non che in realtà servano per trasmettere quell'atmosfera di sano horror che ci si aspetta. I contenuti disturbanti delle ambientazioni - cibo andato a male e difficilmente discernibile sul tavolo, corvo nel microonde, carcasse di animali, sporcizia diffusa e solo per citarne alcuni - assieme a dei giochi di luce da favola - horror ovviamente - riescono benissimo nel loro intento. Cui poi vanno anche a contribuire particolari inquietanti come la presenza di bambole vodoo, di un bambolotto che cade improvvisamente da non si sa dove, di manichini che si voltano ad osservarti; senza citare le scene veramente raccapriccianti del personaggio che perde sangue dal volto o del "Family Man", come la comunità lo ha già battezzato, che apparentemente in tutti i casi pone fine alla breve avventura. 

La trama, per quel che se ne capisce, fa il resto. Si dovrebbe essere in Louisiana - arguibile dalla citazione nell'articolo di giornale a Bayon e dal fatto che il minutaggio della videocassetta sembra riportare delle coordinate geografiche che puntano proprio al ridente stato americano - e si esplora quella che è la casa dei Baker - allegra famigliola formata dal padre Jack, dalla madre Margarite e dalla pecora nera di figlio Lucas - per fuggire. Per essere precisi l'avventura si svolge in due momenti diversi: il tempo presente in cui si impersona...boh - alcuni dicono Lucas, altri dicono il cameraman della videocassetta ma gli abiti non sembrano coincidere - che sta cercando una via d'uscita; il tempo passato visto attraverso un VHS ma giocabile in cui si prendono i panni - umidi ovviamente - di un cameraman che sta filmando l'intrusione all'interno della casa abbandonata apparentemente al fine di farci soldi con una trasmissione televisiva a tema oppure un video in Internet. Cosa che davvero ti è piaciuta, quello che si fa nel passato condiziona il presente permettendo di recuperare un'ascia altrimenti non trovabile oppure di scoprire una stanza nascosta prima non conosciuta. Che questo tipo di relazione caratterizzi anche il gioco finale e che davvero la trama possa a questo punto mutare a seconda delle azioni del giocatori in diversi momenti nel tempo? Sarebbe davvero fantastico, accostando RE anche ai film interattivi. Gli appassionati della serie non dovranno comunque temere: il collegamento con la saga c'è ed è fornito sia da una foto di un elicottero con il simbolo Umbrella - da cui i più hanno desunto che la casa fosse sottoposta ad una serie di esperimenti controllati dalla multinazionale farmaceutica - sia dalla rivelazione che i fatti del presente si svolgono 3 anni dopo RE6

Quanto al gameplay, vi sono decisamente alcuni punti molto interessanti. Se non ti piace il fatto che tutti gli oggetti con cui si può interagire siano indicati da una X - ma oh, questa è la direzione che i giochi di ultima generazione stanno prendendo - benissimo invece le scritte a schermo che in tempo reale informano e meglio ancora le classiche finestre che si aprono quando sia recuperato un oggetto permettendo di goderlo nella sua dimensione 3D girandolo ed esaminandolo a piacimento. Un dubbio era quello relativo alle armi, da sempre elemento caratterizzante di RE che mai ha puntato sul semplice fuggi e nasconditi: la DEMO presenta un ascia - con cui non si può in realtà fare granchè - che permette due tipi di attacchi - uno veloce ad una mano e uno più potente a doppia mano -; questo sembra essere indice del fatto che la possibilità di difendersi vi sarà nel prodotto finale in cui si spera vi saranno anche armi da fuoco - il che sembra essere comunque confermato da un precedente trailer rilasciato dalla stessa CAPCOM in cui si può vedere un fucile a pompa. Non dispiace il menù rapido di selezione che, in omaggio alla tradizione, limita il numero degli oggetti stivabili sulla base dello spazio disponibile. 



Ma la parte veramente forte di questa demo è al presenza di una serie di - reali o supposti - misteri ancora - almeno al momento in cui stai scrivendo - non risolti. 

- Reale è la presenza di un dito di plastica del quale non si è ancora trovato utilizzo: numerose le teorie in Internet tra cui anche quella degli scettici che dicono che l'oggetto sarebbe solo un omaggio a RE3 per il quale era parimenti uscita una demo che prevedeva un oggetto di plastica non usabile. 

- Reali sono i 4 finali finora trovati: tutti prevedono che Jack ti dia un sonoro pugno impedendoti di uscire dalla casa al conciliante suono di "Welcome to the Family, Son". Tuttavia si vocifera che vi sia un "good ending" per il quale la fuga dalla magione è possibile. 

- Realissima la telefonata che chiude 3 dei 4 finali e che si pensa provenga da Ada Wong indicando diversi finali possibili.

- Mille altre le teorie poi proposte tra cui una, piuttosto fantasiosa e basata probabilmente sull'analogia indubbia con P.T., che il proferire determinate parole - ancora non scoperte - o settare in una qualche maniera oscura i parametri audio possa sbloccare il finale buono. 


Insomma per il momento i giocatori di tutto il mondo sono impegnati a trovare la via d'uscita dalla casa in attesa del prodotto finale che è schedulato per la fine di Gennaio 2017. E, se le premesse saranno rispettate, allora si ci sarà da tremare.

Resident Evil 7 - The Beginning Hour: una demo molto promettente Resident Evil 7 - The Beginning Hour: una demo molto promettente Reviewed by radish7 on 06:13 Rating: 5

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